"La poesia è l'ultima delle arti. Il poeta è l'ultimo degli artisti. E questo forse significa che la parola è ultima in quanto, perché pretende un quale. In qualità la poesia è magari la prima delle arti. La poesia è per pochi. Costoro non sono eletti. Dalla poesia, infatti, non sono tratti. Traggono, invece, piacere dalla sola bellezza, non hanno bisogno di capire. Nella poesia non c'è nulla da capire. Sono pochi perché non fanno domande. Sono ricettori. Guardano e non vogliono capire, sentono e non vogliono modificare. Come la musica da camera, la poesia, specie la più alta, non trasmette euforia, non inebria. E' un'arte difficile, perché non esiste regola per intenderla, non esiste modulo per catalogarla. Musica per menti educate al silenzio e al buio, essa non dice e non trasmette, forse invece è radice, è il velo che cade, è il seme che potrebbe germogliare. Colui che intende la poesia è l'ultimo degli intellettuali, è l'incapace a parlare, che come unico interlocutore ha se stesso" (Rime Americane, Introduzione)

POESIA

Quando ho capito che dovevo scrivere, quando ho preso in mano la penna per la prima volta e non era per caso, ma per la scrittura, ho cominciato a scrivere andando a capo dopo poche parole. Questo andare a capo mi è poi rimasto...

POEMETTI

Queste sono sostanzialmente poesie insostenibilmente lunghe. Il lettore sia ben conscio del fatto che sono assolutamente illeggibili.

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